In una stagione milanese del menswear che ha ristabilito la supremazia dell'alta sartoria nel guardaroba odierno, è stato istruttivo che la mattinata conclusiva di sfilate presentasse l'ultima collezione di Giorgio Armani. Una dichiarazione di moda ammaliante quella prodotta dall'imperatore della moda italiana.
Giorgio Armani - Primavera-Estate 2024 - Menswear - Milano - Giorgio Armani
Con lo streetwear e l’abbigliamento da club spediti nelle passerelle delle leghe minori per tutto il fine settimana, ci si sentiva in presenza della grandezza in questo défilé di Armani, tanto elegante era l'atmosfera, così raffinati gli abiti.
La lucente raffinatezza di Pantelleria e una sofisticata nonchalance in stile nautico hanno fatto guadagnare ad Armani una standing ovation prolungata, guidata dalla sua prima fila, composta da attori come Mark Strong e Regé Jean Page.
Ogni giugno, i designer milanesi competono per creare la tote bag più grande. In questa stagione Giorgio si è aggiudicato anche quel premio, grazie a un'enorme borsa in corda intrecciata e fondo in pelle, così grande da poterci gestire una famiglia di cinque persone per il weekend.
Quella e altri cesti intrecciati sono apparsi insieme ad alcune fantastiche giacche di seta e cotone stampate, doppiopetto, singole, rifinite in stile Nehru o completate con morbidi colli senza revers alla maniera di Pierre Cardin.
La silhouette era morbida e delicata e, come nella sua collezione Emporio, la muscolatura era sempre nascosta sotto i vestiti. I pantaloni erano larghi, rifiniti alla caviglia e tagliati con triple pieghe rovesciate.
Per le serate estive sulle isole del Mediterraneo, Giorgio ha dato il massimo con un abito di seta tre pezzi color grigio stucco indossato senza camicia, uno splendido tre pezzi di cotone intrecciato e un fantastico completo pigiama di seta blu navy. Molti look erano accessoriati con sciarpe di seta con il logo GA, in delicato branding.
Giorgio Armani - Primavera-Estate 2024 - Menswear - Milano - Giorgio Armani
Armani è stato davvero impegnato quest'anno con il cotone. A gennaio ha avviato un progetto di rigenerazione del cotone in Puglia, utilizzando un sistema agroforestale rispettoso dell'ambiente grazie al quale si è unito alla Fashion Task Force della Sustainable Markets Initiative e alla Circular Bioeconomy Alliance, due organismi fondati dal re Carlo III. L'uomo di punta del re in questi progetti e membro del Consiglio di Amministrazione di Armani, Federico Marchetti, sedeva in prima fila.
Ma mentre la sua impronta di carbonio diminuisce, l’influenza esercitata da Armani continua ad ampliarsi. Per questo motivo è parsa una collezione positiva, che predice dove l'abbigliamento maschile si sta dirigendo.
A volte è diventato un po' troppo magniloquente, come nella serie di pomposi look da capitano di mare in fantasia di cotone bianco.
Per farli funzionare ci vorrebbe davvero un superyacht molto grande, come il “Mariu” dello stesso Giorgio Armani, lungo 49 metri. A proposito, noleggiare lo yacht in alta stagione costa 245.000 euro a settimana.
Ma nel complesso, questa collezione ha rappresentato un magnifico esempio di cosa possa essere la moda maschile.
Giorgio Armani - Primavera-Estate 2024 - Menswear - Milano - Giorgio Armani
L'invito di Giorgio per questa stagione era un taccuino rilegato in pelle con attaccata una matita nera abbinata. Il fondale della passerella era una matita alta sette metri che vergava la sua firma vorticosa. Nel finale, Re Giorgio ha fatto un lungo inchino con una ventina di modelli, prima di appoggiarsi alla matita e abbracciarla dolcemente. Gli applausi sono stati intensi.
Difficile da credere, ma è vero: nel bel mezzo della rinascita della sartoria e del buon gusto nell'abbigliamento maschile, l'89enne Armani sta vivendo un altro momento di gloria.